Descrizione particolareggiata del procedimento di sabbiatura criogenica

 

Il processo si basa sulla proiezione ad alta velocità di cilindretti di ghiaccio secco (anidride carbonica solida) di diametro standard 3 mm. Questi cilindretti (detti "pellets") presentano le caratteristiche di essere molto freddi (-79 °C) e, con l’aumentare della temperatura, di sublimare, ovvero passare direttamente in fase gas, svanendo nell'atmosfera. I pellets esplicano la loro azione di pulizia grazie a due effetti combinati e sinergici:

effetto meccanico (forza d'impatto e pressione esercitata dal ghiaccio secco)

effetto termico (repentina diminuzione di temperatura)
sublimazione (passaggio dei granuli di ghiaccio dallo stato solido

  allo stato gassoso).

Vengono sfruttati, quindi, due tipi di energia: quella cinetica dovuta all’impatto del pellet sulla superficie e quella termica che raffredda istantaneamente l’incrostazione da rimuovere rendendola fragile e facilmente asportabile dai pellets stessi.
Più precisamente, il singolo pellet, quando giunge alla superficie, penetra nello strato da asportare e contemporaneamente inizia a sublimare; il gas di CO
2 prodotto dalla sublimazione esercita una pressione tra lo strato da rimuovere e la sottostante superficie, il che, unitamente all’effetto di indurimento e infragilimento dello strato causato dalle basse temperature, favorisce l’asportazione del materiale (v. figura sotto). 

 

In sostanza, la rimozione dello strato da allontanare avviene grazie ad un’azione distaccante esercitata tra lo strato e la superficie sottostante, e non per successiva asportazione, tramite un’azione di taglio, dello strato stesso, come accade ad esempio nella sabbiatura.
La superficie di impatto del pellet è molto ampia; di conseguenza il rischio di danneggiamento del substrato è veramente minimo e presente soltanto quando si trattano materiali deformabili e/o di spessore molto sottile. 

VANTAGGI RISPETTO AI METODI TRADIZIONALI

I vantaggi di un tale trattamento sono decisamente notevoli; i principali possono essere riassunti come segue:

  • NESSUNA ACQUA REFLUA O RIFIUTO DA SMALTIRE, OLTRE ALLE SOSTANZE ASPORTATE: L'ANIDRIDE CARBONICA SOLIDA SVANISCE IN GAS ATOSSICO PER SUBLIMAZIONE, E NON È SOGGETTA AD ALCUN LIMITE DI EMISSIONE;

  • NESSUN TIPO DI ABRASIONE, ALTERAZIONE DIMENSIONALE O DANNEGGIAMENTO DELLA SUPERFICIE SOTTOSTANTE;

  • NESSUNA NECESSITÀ DI PROTEGGERE PARTI EVENTUALMENTE SENSIBILI AI SOLVENTI, ALL'ACQUA, ECC.;

  • NESSUNA NECESSITÀ DI SUCCESSIVE ASCIUGATURE;

  • NESSUN RISCHIO DI INTRAPPOLARE PARTICELLE ABRASIVE IN ZONE DELICATE;

  • possibilità di pulire in loco, senza smontare parti e senza rischio di contaminazioni di sorta: ciò porta a enormi risparmi di tempo e consente, il più delle volte, di evitare o ridurre al minimo il fermo-macchina;

  • COMPATIBILITA’ ALIMENTARE: L’ANIDRIDE CARBONICA E’ UNA SOSTANZA ATOSSICA.

    Questi vantaggi ed altri, se adeguatamente valutati e monetizzati, portano spesso a concludere che il processo, oltre ad essere estremamente efficace, è addirittura più economico dei tradizionali lavaggi.

 

CAMPI DI APPLICAZIONE

Sono potenzialmente vastissimi, ma si possono riassumere essenzialmente nelle operazioni di asportazione di strati di materiale che non formino un unico corpo con la superficie sottostante, ovvero rimozione di:

  • √  MORCHIE

  • √  OLII E GRASSI

  • √  RESIDUI DI OGNI NATURA (ALIMENTARE, CHIMICA, ORGANICA, INORGANICA) ALLO

    STATO SOLIDO O SEMISOLIDO

  • √  PLASTIFICAZIONI E RESINATURE

  • √  GOMMATURE

  • √  STRATI ADESIVI

  • √  PELLICOLE PROTETTIVE

  • √  RESIDUI DI GUARNIZIONI

  • √  INCROSTAZIONI

  • √  SCORIE DI SALDATURA E TAGLIO

  • √  ALCUNE VERNICI 

 

BREVE DESCRIZIONE DELL'IMPIANTO